Ripamonti Lucia (1909-1954)

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Acquate (Lc), 26 maggio 1909 - Brescia, 4 luglio 1954

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Suora delle Ancelle della carità beatificata da papa Francesco nel 2021 . Di Ferdinando e di Giovanna Pozzi. La sua vita di famiglia, con i suoi doveri e i suoi sacrifici, è la palestra di virtù e di santificazione. Maria, per aiutare economicamente la famiglia, lavora come operaia in fabbrica. Mette a frutto quanto riceve ed è per tutti trasparenza dell'amore di Cristo che anima e allarga gli orizzonti del suo spirito nella scelta di cose grandi. Attraverso la testimonianza di una Ancella di Acquate, suo paese nativo, conosce lo spirito delle Ancelle della Carità e il 15 ottobre 1932 entra a far parte dell'Istituto fondato da Santa Maria Crocifissa Di Rosa. Emette i voti religiosi il 30 ottobre 1935, assumendo il nome di suor Lucia dell'Immacolata.  Vive in modo esemplare il carisma della Fondatrice: preghiera, adorazione, silenzio e servizio, ritenendosi “umile serva di tutti". Sa valorizzare i talenti ricevuti dal Signore mettendoli a disposizione di tutti con umiltà e semplicità. È la mano prodiga della carità, consola con delicatezza le mamme, i disoccupati, i disperati, i giovani in cerca di speranza e di futuro, le persone che avvicina, trasmettendo loro serenità e gioia. La sua è una generosità coraggiosa: durante la Seconda Guerra Mondiale affronta pericoli e bombardamenti pur di portare soccorso a chi è nella necessità, nella solitudine, nella disperazione. La sua vita trascorre attraverso la storia della città: la dittatura fascista, la guerra, la resistenza, la liberazione e poi la ricostruzione. A noi lascia la sua eredità umana e spirituale: educarci a vivere intensamente, ricalcando con la penna e con consapevole libertà il nostro cammino, pensato e tracciato solo a matita da Dio, il quale attende che noi troviamo pienezza di senso e di vita corrispondendo alla vocazione alla santità, anche quando il discernimento si presenta difficoltoso o incerto. Affetta da tumore maligno vive gli ultimi mesi nel raccoglimento nella Casa del Ronco, in Via Benacense. Muore, il 4 luglio 1954, esempio per tutti, per carità, eroica bontà e affabilità. Il 15 giugno 1992 il vescovo di Brescia, Mons. Bruno Foresti, avvia processo di canonizzazione che si chiude il 30 maggio 1995. Nel 1996 le sue spoglie sono riesumate e trasferite nella Casa Madre delle Ancelle di via Moretto 33, Brescia. Nella Cattedrale di Brescia, il 23 ottobre 2021 è beatificata.​



Ultimo aggiornamento

02/11/2022, 11:34