Santoni Giovanni Ernesto (1889-1957)

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Gardone V.T. (Bs), 19 febbraio 1889 - Brescia, 15 agosto 1957

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​Fondatore di un'impresa meccanotessile d'avanguardia, benefattore​. Di Arcangelo, armaiolo, e di Maria Zagnagnolo. Industriale meccanico. Ebbe una giovinezza priva di agi e non facile, che lo spronò ad affrontare con impegno e decisione le difficoltà della vita. Effettuato il suo intenso lavoro giornaliero, frequentava la sera i corsi della scuola professionale "Moretto", ove, grazie alla sua spiccata intelligenza e alla sua profonda passione, conseguì cospicui risultati, ed ove, successivamente, svolse, per un certo periodo, le funzioni di insegnante. Volitivo, tenace, di grande iniziativa, nel 1919, in collaborazione con alcuni soci, diede vita, a Brescia, in un piccolo locale di via Nicolò Tartaglia, all'«Officina meccanica di precisione Santoni e C.», che divenne man mano, soprattutto sotto l'impulso della sua valentia tecnica e direttiva, nel campo delle macchine per calze, una delle industrie più quotate in Italia e in numerosi mercati del mondo. Egli affiancò al fervido ingegno e all'instancabile attività, specchiata rettitudine e nobiltà di sentimenti. Modesto e di buon cuore, dispensò aiuti ai bisognosi. Tale sua sollecitudine assistenziale lo indusse a disporre nel suo testamento vari legati ad istituzioni benefiche, fra cui, uno di mezzo milione di lire a favore del pio luogo Casa di Dio, ed uno, di pari entità, a vantaggio del pio luogo Rossini.  ​​

Ultimo aggiornamento

02/11/2022, 09:17