Seneci Lucia (1864-1947)

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Lumezzane (Brescia), 17 dicembre 1864 - Brescia, 26 dicembre 1947

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​​Religiosa Canossiana, Direttrice della scuola Audifonetica, medaglia d'oro del Ministero dell'Educazione nazionale.
Madre Lucia nacque a Lumezzane S. Sebastiano il 18 dicembre 1864.
Nel collegio delle Suore Dorotee di Castegnato, non ancora dodicenne, avvertì la chiamata alla vita di speciale consacrazione. Passata nel collegio delle Canossiane di Brescia "per perfezionarsi nel lavoro”, trovò la strada aperta allo studio e "a quello che sarebbe stato il compito essenziale della sua vita, la missione di educatrice".
"Diplomata brillantemente nell'Istituto magistrale e più sicura che mai della sua vocazione, la giovane maestra nel fiore dei suoi 19 anni era pronta per entrare in Noviziato”'. Il 24 marzo 1887 Lucia emise i primi voti. 
Madre Lucia fu dapprima maestra poi direttrice dell'Istituto Canossiano di Mompiano per le sordomute. La Scuola di Brescia necessitava di un rilancio e la nomina di M. Lucia, intelligente, vivace, capace, a maestra delle sordomute, lo permise. Da questo momento la vicenda umana di Madre Lucia Seneci, è indissolubilmente legata all'Istituto per sordomute di Brescia. Narrare questa vicenda è quindi narrare il periodo di fioritura e di consolidamento dell'Istituto.
Fu una delle prime ad ottenere lo speciale diploma per l'insegnamento alle sordomute col metodo orale, sostituito al metodo mimico. 
​A M. Lucia non sono mancarono i riconoscimenti al merito: tre medaglie d'oro.
La prima le fu assegnata dal Patronato Pro Mutis di Brescia;
La seconda il 22 maggio 1935 dal Ministero della PI, dal quale venne "insignita di medaglia d'oro ministeriale col titolo di benemerenza" per i 50 anni di insegnamento alle sordomute;
Venne premiata con la medaglia d'oro Carini dell'Ateneo di Brescia (1938) con la motivazione: «Con l'immutato slancio della prima giovinezza, per 52 anni, vera sorella della carità, umile ed alta, pietosa e serena, ha diviso la vita tra le ore della preghiera e le ore lunghe, faticosissime passate trasmettendo la propria anima all'anima delle giovani infelici», seguendole poi ad una ad una nella vita, tenendole "legate come una grande famiglia" con continua corrispondenza, raduni, richiami. Ha pubblicato: "Un letterato e patriota dell'Ottocento, Camillo Ugoni" (Brescia, 1921).


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Ultimo aggiornamento

07/11/2022, 08:13