Descrizione
Il nucleo originario del quartiere Primo Maggio risale agli anni 1925-1926 e fu promosso dall’Istituto per le Case Popolari che costruì 25 casette bifamiliari poi assegnate a operai e impiegati degli stabilimenti vicini (Togni, Tempini, Caffaro, Om). A quel tempo, il quartiere si trovava nella periferia della città, dove i lotti di terreno erano meno costosi. Su quell’area, disposta a cuneo tra le ferrovie Brescia-Milano e Brescia-Iseo, si voleva infatti realizzare un porto su un canale navigabile che avrebbe dovuto collegare il fiume Adda, le città di Bergamo, Brescia, Mantova e il fiume Po. Tale progetto fu poi abbandonato e i terreni furono edificati con lo scopo di realizzare case per i lavoratori. Nel 1929 il quartiere fu intitolato “XXI aprile”, per celebrare la “festa del lavoro” istituita dal regime. Nell'agosto del 1946, dopo la liberazione, il quartiere fu ribattezzato 1° Maggio, confermando la vocazione di quartiere prevalentemente operaio. Dalla seconda metà degli anni ’70 del secolo scorso, si determinò un progressivo e radicale mutamento del tessuto urbano, con il graduale abbandono degli insediamenti industriali posti ai lati del quartiere, in parte soggetti a trasformazione edilizia e, in altri casi, ancora in attesa di una nuova destinazione.
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Via Villa Glori - Lato ovest
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Via Divisione Acqui - nei pressi della chiesa parrocchiale
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Via Passo Gavia, 7 - Davanti alla scuola
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