Castello

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La parte antica della città di Brescia, la Brixia romana così chiamata fin dal I secolo avanti Cristo per l’aspetto roccioso e mosso del terreno su cui era stata costruita, è limitata a nord-est dal colle Cidnéo (245 m). Brich era il termine celtico indicante la cima rocciosa, i luoghi elevati. E il colle, dal quale si gode una vista incantevole su tutta la città, ha rappresentato l’elemento di maggior rilevanza per la storia urbana dai primitivi insediamenti dell’età del Bronzo, fino alle soglie del Novecento. Su esso si salda il Castello, denominato “Falcone d’Italia” per la posizione alta sulla città, uno dei piú vasti complessi fortificati della penisola con i suoi 75000 metri quadrati racchiusi entro la cinta muraria.

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La parte antica della città di Brescia, la Brixia romana così chiamata fin dal I secolo avanti Cristo per l’aspetto roccioso e mosso del terreno su cui era stata costruita, è limitata a nord-est dal colle Cidnéo (245 m). Brich era il termine celtico indicante la cima rocciosa, i luoghi elevati. E il colle, dal quale si gode una vista incantevole su tutta la città, ha rappresentato l’elemento di maggior rilevanza per la storia urbana dai primitivi insediamenti dell’età del Bronzo, fino alle soglie del Novecento. Su esso si salda il Castello, denominato “Falcone d’Italia” per la posizione alta sulla città, uno dei piú vasti complessi fortificati della penisola con i suoi 75000 metri quadrati racchiusi entro la cinta muraria.

La parte antica della città di Brescia, la Brixia romana così chiamata fin dal I secolo avanti Cristo per l’aspetto roccioso e mosso del terreno su cui era stata costruita, è limitata a nord-est dal colle Cidnéo (245 m). Brich era il termine celtico indicante la cima rocciosa, i luoghi elevati. E il colle, dal quale si gode una vista incantevole su tutta la città, ha rappresentato l’elemento di maggior rilevanza per la storia urbana dai primitivi insediamenti dell’età del Bronzo, fino alle soglie del Novecento. 

Su esso si salda il Castello, denominato “Falcone d’Italia” per la posizione alta sulla città, uno dei piú vasti complessi fortificati della penisola con i suoi 75000 metri quadrati racchiusi entro la cinta muraria. L’antica fortezza veneziana-viscontea domina sulla città e le sue strutture edilizie, ben conservate, testimoniano l’evolversi delle tecniche militari che hanno reso, nel tempo, questo sistema difensivo inespugnabile e perfetto strumento di controllo sulla città da parte dei vari “dominatori” che si sono succeduti a Brescia. 

Percorrendo i camminamenti che salgono dal portale d’ingresso alla sommità del colle, il visitatore compie un viaggio a ritroso nel tempo: dall’architettura militare del Cinquecento (inizio del periodo di dominazione Veneta), a quella dell’Ottocento (periodo dell’occupazione austriaca) fino alla cerchia muraria piú interna medievale, realizzata dai Visconti. 

Il blocco colle-Castello è da sempre, quindi, parte integrante della città. Eppure, oggi, andare “in Castello” significa non solo visitare l’insieme delle poderose fortificazioni della Rocca, ma anche passeggiare nelle vaste aree ricreative che sorgono entro le mura o lungo le stradine ombreggiate fin alla sommità del colle Cidneo. 

Le caratteristiche naturali del sito, fin dai primi insediamenti sfruttate a scopo difensivo hanno, col tempo, cambiato funzione. Le pendici del colle Cidneo, prima brulle e coperte di pietrame per permettere l’avvistamento dei nemici, appaiono oggi totalmente cambiate: queste dalla fine del XIX secolo sono state completamente riassettate e sono stati creati viali alberati e collocati monumenti e steli; da allora il Castello ha assunto una funzione pubblica di carattere sia ricreativo sia culturale-scientifico. 

Il Mastio visconteo ospita il civico Museo delle Armi “Luigi Marzoli”, uno dei piú importanti d’Europa per la ricchezza delle sue collezioni d’armi e armature quattro-cinquecentesche e armi da fuoco sei-settecentesche. Il materiale, di grande interesse storico ed artistico, è ordinato in vari settori, suddivisi per epoche e tipologie. I circa seicento pezzi esposti offrono una espressiva documentazione sia della produzione armiera milanese sia di quella bresciana, che vanta una tradizione plurisecolare. 

Nel Grande Miglio ha sede il civico Museo del Risorgimento, che espone numerosi e significativi documenti, quadri, stampe d’epoca e cimeli storici. Le due sezioni dell’allestimento attuale sono dedicate ai momenti ed alle figure piú importanti del periodo che va dagli anni rivoluzionari della fine del XVIII secolo agli ultimi decenni del XIX. 

In calce la mappa del Castello scaricabile in formato .pdf 

Galleria

Dove

Via del Castello 9 - 25121
Ultimo aggiornamento

12/05/2023, 10:17