Descrizione
Il progetto OrtoLibero è nato nel 2014 nell’ambito di un laboratorio di educazione al consumo consapevole tenuto presso la Casa di reclusione di Verziano da un’educatrice della cooperativa Pandora e da una volontaria di Libera. In quell’occasione i detenuti hanno manifestato il desiderio di realizzare un orto nelle pertinenze del carcere.
Da lì è nato lo spunto per costituire una rete di partenariato con il Comune di Brescia (la Presidenza del Consiglio Comunale, il settore sostenibilità ambientale, la biblioteca di San Polo, il settore cultura, il Museo di scienze naturali, Casa Associazioni), Libera, le Cooperative Pandora e La Mongolfiera, il Gruppo Terra e Partecipazione. Attraverso la rete di partenariato e il coinvolgimento di venti detenuti, uomini e donne di diversa nazionalità, è stato costituito il Gruppo OrtoLibero con cui è stato avviato un imponente lavoro sui temi della legalità, dell’agricoltura sinergica e della sostenibilità ambientale.
Il protagonismo dei detenuti è stata la parola chiave con la quale è stata sperimentata una didattica di avanguardia per affrontare in modo entusiasmante innumerevoli tematiche suscitando interesse e apprezzamento nei detenuti e costruendo un ponte con la collettività. Attraverso il protagonismo dei detenuti si è voluto stimolare l’autostima e la coscienza per il riscatto sociale nello spirito più autentico di giustizia riparativa sancito dall’art. 27 della Costituzione.
Fin dal 2015 è stato realizzato un orto sinergico attorno al quale si è creata un’esperienza umana profonda per tutti. Sono stati realizzati laboratori artistici, di creatività, cene, eventi e mostre.
Sono tante le cose fatte, ma talmente preziose che si è deciso di raccontarle in un libro, scritto con i detenuti, per raccontare la meravigliosa esperienza vissuta: “Parole e segni di libertà: la storia di OrtoLibero”, che è stato presentato nell’ottobre 2017 nell’ambito della rassegna libraria Librixia con recitazione e musica di brani tratti dal libro da parte di tutto il gruppo di lavoro (detenuti e volontari). E’ stato altresì realizzato un documentario dell’evento che può essere consultato su youtube: "ORTOBLUES" . Il libro è stato acquisito dal sistema bibliotecario provinciale e inviato alla Fondazione archivio diaristico nazionale di Arezzo intitolata al fondatore Saverio Tutino.
Nel 2017 il progetto OrtoLibero ha vinto il primo premio nazionale Cresco Award città sostenibili assegnato dalla Fondazione Sodalitas in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). Grazie anche al clamore della notizia, il 19 ottobre 2017 il libro è stato presentato a Don Ciotti con musica e recitazione dei detenuti.
Inoltre, fra le cose più originali che sono state realizzate, testimoniate con foto nella seconda edizione del libro, c’è il “processo al pomodoro” che, dopo numerosi laboratori in carcere, è stato teatralizzato in un evento in piazza Mercato a Brescia nell’ottobre 2017 con i detenuti che hanno inscenato un vero processo all’americana analizzando tutti i temi legati alla produzione del pomodoro (caporalato, uso di pesticidi etc).
Nell’anno scolastico 2017/2018 è stato altresì realizzato un appassionante percorso di alternanza scuola lavoro con quattro studentesse del liceo delle scienze umane Veronica Gambara “100 passi verso il 21 marzo” raccontato nel video pubblicato su youtube: “OrtoLibero: cento passi verso il 21 marzo“ nonché uno splendido percorso su “musica, dignità e riscatto” che si è concluso con la partecipazione alla Festa della musica il 23 giugno 2018 con concerto e mostra di lavori artistici realizzati dai detenuti.
Nel 2018, infine, è stato realizzato il progetto “Autobiografia, lealtà e riscatto”: attraverso lezioni, laboratori artistici di poesia, disegno e scrittura sono stati affrontati con i detenuti i temi del “Destino”, della “Vulnerabilità”, della “Lealtà” e del “Riscatto”; il prodotto finale è “Ho conosciuto Marino, l’ultimo vero punk – una storia di strada a confronto con il mito di Filottete”. L’opera sarà presentata alla cittadinanza nella primavera 2019 con una rappresentazione teatrale presso la Casa di reclusione di Verziano con recitazione e musica nella forma della tragedia greca. Giovanni Tassone, detenuto calabrese, ha scritto la storia di Marino Pansera, senzatetto bresciano suo compagno di cella, entrambi appartenenti al Gruppo OrtoLibero. Tale storia, attraverso i laboratori artistici e i riferimenti alla tragedia “Filottete” di Sofocle ha assunto un valore universale diventando la storia di tutto il Gruppo. Il libro è il risultato di laboratori sperimentali di didattica avanzata e ha già avuto l’onore di ricevere l’apprezzamento di Don Luigi Ciotti, che ha conosciuto Marino durante le traversie narrate nel libro, e ne ha scritto l’introduzione. L’opera sarà presentata alla cittadinanza nell’ambito della rassegna Brescia Fantastica sul tema della bellezza. Il libro sarà presentato per affrontare il tema della “bellezza del Riscatto” nella splendida cornice della biblioteca del quartiere S. Polo, il giorno 23 maggio (ricorrenza dell’attentato al giudice Falcone) con musica e recitazione dei detenuti, delle studentesse in ASL e del Gruppo di lavoro nella forma della tragedia greca. L’evento sarà riproposto il 31 maggio presso la Casa di reclusione di Verziano con una cena aperta alla cittadinanza.