Descrizione
Fotografo, artista
Danilo Allegri, insieme al fratello Ugo, è stato l’esponente della quarta generazione di una delle dinastie di fotografi bresciani più conosciute e più operose. Il capostipite è stato Giuseppe Allegri (1814-1887) che iniziò l’attività nel 1851 e di cui è celebre lo scatto che ritrae Napoleone III che percorre, a bordo di una carrozza, il Corso del Teatro (oggi Corso Zanardelli). Il successore di Giuseppe fu il figlio Ignazio (1858-1906), che dal 1888 fu attivo nel negozio di via San Faustino. Ben presto lo affiancò il figlio Cesare (1888-1962) che proseguì l’attività di famiglia. Da Cesare discendono appunto Ugo e Danilo. Danilo Allegri è stato un professionista multiforme e un artista versatile: oltre che fotografo era pittore e uomo di cinema. Fu addetto alla fotografia in numerose produzioni dal ’46 al ’52 e autore di documentari dal ’51 in poi. Si fece notare fin dal 1943 allestendo, nella Bottega d’arte di via Paganora, una personale di fotografia a cui seguiranno molte altre mostre, fra cui due di pittura: una nel 1946, sempre nella Bottega d’arte, e una nel 1963 nei saloni dell’Associazione artisti bresciani. Le fotografie di Danilo Allegri sono un documento imprescindibile per scoprire la Brescia del dopoguerra e del boom economico. Le sue istantanee in bianco e nero offrono uno sguardo partecipe e rigoroso sulla realtà di quegli anni. La sua attività è stata copiosa e poliedrica in diversi terreni della fotografia. Ne fanno fede le cartelle realizzate dal 1974, e per molti anni, per conto della Banca San Paolo di Brescia, e poi i volumi “Brescia” del 1961, “Di mille fontane a Brescia” del 1974, “Un castello di neve” del 1980, “Il monumento a Paolo VI” del 1984, oppure la sequenza “Nascere essere sognare morire” del 1970 pubblicata postuma nel volume “Arte della luce” del 1992. Un testimone, un artista, un maestro della luce e delle ombre.