Descrizione
Il Tempio Capitolino presenta tre aulae separate da intercapedini; grandi porte architravate introducono alle celle. Al centro i sacelli presentano un podio; da notare i pavimenti a lastre marmoree, ben conservati nella cella centrale e in quella di sinistra. Le pareti erano probabilmente rivestite di marmo e decorate da paraste, corinzie come le colonne della fronte. Il tempio chiudeva a nord il Foro ed era collegato al decumano da una scalinata centrale fra due tratti di muro ad arcate cieche.
Tracce di abitazioni, sepolture e impianti produttivi di epoca longobarda sono ancora presenti nell'area archeologica monumentale, sovrapposti o inseriti tra i resti di edifici di culto di età antica. Per questo motivo l'area archeologica è inserita nel 2011 nella Lista Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, insieme al complesso di San Salvatore-Santa Giulia.
Il Foro, cuore civico e religioso della Brixia romana, definitivamente sistemato in epoca flavia (69-96 d.C.), era di forma rettangolare, lungo circa 139 metri e largo 40 delimitato a sud dalla curia e a nord dal decumano massimo. I lati est, ovest e sud del Foro erano cinti da un portico a doppio ordine di colonne riccamente decorato, sul quale si affacciavano numerose botteghe. La Basilica era situata sul lato meridionale del foro: resti del prospetto di questa costruzione, con alte lesene corinzie scanalate entro cui si aprivano finestre e portali modanati, si vedono oggi incorporati al numero 3 di piazzetta Labus, sede della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia. Al piano terra, in una piccola area archeologica, sono visibili i resti della basilica e del Foro di età augustea.
Del Foro è visibile una colonna monolitica di 6,5 m in marmo con capitello corinzio sul lato est della piazza, a 4,5 metri sotto il dislivello dell’attuale piano stradale, reintegrata delle parti mancanti con mattoni negli anni Trenta.