Chiesa di Sant'Alessandro

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Descrizione breve
La Chiesa di Sant'Alessandro si trova nella piazzetta omonima, situata a metà di Corso Cavour a Brescia. La facciata attuale, progettata dall'architetto Carlo Melchiotti tra il 1894 e il 1903, riprende il progetto originale di Giovanni Donegani (1753-1813), mai realizzato per mancanza di fondi.

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Descrizione

Descrizione

La facciata è divisa in due ordini e presenta un sobrio ingresso centrale con coronamento semicircolare, allineato con una finestra rettangolare nell'ordine superiore. Entrambi gli elementi sono incorniciati da due coppie di colonne corinzie su alti stilobati, che sorreggono l'architrave e il timpano triangolare con profilo dentellato e margini esterni aggettanti. 

L'interno della chiesa, progettato anch'esso da Donegani in stile classicheggiante, ha una pianta longitudinale con una navata unica coperta da una volta a botte, che si interrompe in corrispondenza dell'altare maggiore, sovrastato da un'ampia cupola. Su ciascun lato della navata si trovano quattro altari inseriti entro cappelle. Nonostante le spoliazioni subite nel corso del tempo, in particolare durante i lavori del XVIII secolo, la chiesa conserva un notevole nucleo di opere d'arte di valore storico e artistico. Tra queste, si segnalano numerose tele del bresciano Girolamo Rissi (1547-1614 ca.), un "Ecce Homo" di Lattanzio Gambara (1563) e due statue raffiguranti la Fede e la Carità scolpite da Antonio Calegari, che abbelliscono l'altare marmoreo proveniente dalla chiesa di Santa Giulia. Particolarmente preziosa è la pala dell'Annunciazione attribuita al veneziano Jacopo Bellini (1444), conservata nel primo altare a destra, esempio significativo del passaggio dal gusto tardo gotico a quello del primo Rinascimento. 

Notizie Storiche 

La chiesa di Sant'Alessandro fu probabilmente fondata dal vescovo bresciano Gaudioso nella prima metà del V secolo d.C. Divenne canonica nel 1136 e fu ricostruita con l'annesso convento nel primo quarto del Quattrocento dalla Congregazione dei Servi di Maria. Il nuovo edificio fu consacrato nel 1466 dal vescovo Domenico de Dominicis, che aggiunse all'originaria titolazione di Sant'Alessandro quella a Maria Vergine. 

Nel XVI secolo, i Servi di Maria commissionarono al pittore bresciano Lattanzio Gambara un ciclo di affreschi dedicato alle storie della Vergine, Mosè, Aronne e Melchisedec, purtroppo perduti durante i lavori di ampliamento del XVIII secolo. Anche il ciclo di affreschi di Camillo Rama (1628) e il polittico della Natività di Romanino (1525) andarono perduti. Quest'ultimo è oggi conservato alla National Gallery di Londra, mentre la tela con San Rocco di Alessandro Bonvicino detto il Moretto è oggi a Budapest. 

Nel 1769, la chiesa subì gravi danni a causa dell'esplosione della polveriera di San Nazaro. Un importante intervento di ricostruzione fu quindi progettato dall'architetto Giovanni Donegani, che oltre alla chiesa, riqualificò lo spazio antistante, creando l'attuale piazzetta arricchita dalla fontana a forma di valva di conchiglia (1787). 

Nel 1797, con le soppressioni monastiche, anche la Congregazione dei Servi di Maria e il convento furono soppressi; il convento fu poi destinato ad arsenale e ospedale militare. Durante il bombardamento aereo del 1945, i due chiostri annessi al convento furono distrutti e negli anni Sessanta fu costruito al loro posto il moderno Condominio Sant'Alessandro. 

 

Galleria

Dove

Via Moretto 75 - 25121
Ultimo aggiornamento

12/07/2024, 14:30