Street Art

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A Brescia le opere di street art si estendono su un territorio molto ampio all’esterno del centro storico, tra Sanpolino, San Bartolomeo, Violino e Lamarmora, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e le piste ciclabili. Un grande impulso alla creazione di murales e arte urbana è stato dato da Link, il festival di arte urbana organizzato dall’Associazione True Quality, e da MAUA, con nuove 28 opere di street art in realtà aumenta. Un museo diffuso a cielo aperto per scoprire itinerari cittadini fuori dal centro e dai circuiti ordinari dell’arte.

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Futura traditio” di Vera Bugatti e Fabio Maria Fedele, 2021, via Lino Angelo Pisa 

L'opera rappresenta la fusione tra l'immaginario artistico dell’autrice e le narrazioni articolate fornite dagli artigiani, esplorando il complesso rapporto tra tradizione e innovazione. L'opera, un'enorme anamorfosi di Bresciadue (320 m2), è frutto della collaborazione con Fabio Fedele per l'Associazione Artigiani, donata simbolicamente alla città. 

Il dipinto proietta due imponenti figure all'interno di una cornice architettonica, suggerendo che emergano da una stanza virtuale. La prospettiva anamorfica richiede di fotografare l'opera da un punto laterale indicato a terra e camminare lungo la via per apprezzarne appieno la deformazione del disegno su una lunghezza di 30 metri. 

Il titolo, "Futura Traditio", gioca sull'ossimoro tra tradizione tramandata e il futuro, rappresentando la tradizione come un concetto filosofico dinamico e attivo attraverso le generazioni. Due personaggi, un anziano artigiano e una giovane donna con strumenti "4.0", simboleggiano tradizione e innovazione, con sguardi che richiamano l'osservatore dalla strada. 

La trasmissione dei saperi è rappresentata dal passaggio di una scatola tra i due personaggi, simboleggiando la continuità e la mutua assistenza. Sullo sfondo, silhouette nere rappresentano gli artigiani del futuro, mentre figure bianche sopra la finestra simboleggiano i lavoratori del passato. 

L'opera, inizialmente prevista per la primavera 2020, è stata ritardata a causa della pandemia. Bugatti ha anche inserito con attenzione il tema del Covid-19, emergendo simbolicamente da una scatola degli attrezzi, con mascherina e guanti sgualciti. Questi elementi, appesi a un martello, rappresentano la solidarietà e l'esperienza della pandemia, mentre la loro presenza cresce in significato verso il lato destro del dipinto, suggerendo speranza ma anche un monito alla cautela.

 

"Il sogno dell’acqua" di Vera Bugatti, 2024, Parco dell’Acqua, Largo Torrelunga, 7 

"Il sogno dell’acqua" di Vera Bugatti è un murale di oltre 100 mq che adorna due pareti esterne di un edificio bianco nell'area sud del Parco. L'opera, realizzata dall'artista bresciana, rappresenta un ambiente acquatico onirico, omaggiando coloro che si dedicano alla tutela dell'ambiente e promuovendo la sostenibilità. 

Il murale ritrae un ambiente sospeso abitato da figure umane e animali, tra cui un uomo anziano e una bambina, un cavalluccio marino, un pesce persico, una medusa e una tartaruga. Questi personaggi sono metafore: l'uomo anziano rappresenta un Poseidone provato e preoccupato, mentre la bambina simboleggia l'attenzione e la curiosità nei confronti della luce. 

Realizzato in anamorfosi, il murale richiede di essere osservato da un punto preciso per apprezzarne correttamente la composizione. Inizialmente, i personaggi presentano deformazioni strane, ma raggiungendo il punto di osservazione indicato, si rivelano nella giusta prospettiva, offrendo agli spettatori un'esperienza unica e coinvolgente. 

 

Global angel wings project” di Colette Miller, 2019, cortile interno di Area Docks, via Sangervasio. 

Da Los Angeles, la Città degli Angeli, a Brescia portando le ali che l’anno resa famosa in tutto il mondo, Colette Miller, artista americana, è arrivata in Italia dove ha portato il suo progetto nato nel 2012 tra le strade della città californiana. L’artista, che ha dipinto le sue ali sui muri e i grattacieli di tutto il mondo - in Kenya, Australia, Europa, Inghilterra, Dubai, World Trade Center, Giappone, Cuba, Juarez in Messico, Cina e molti altri luoghi, compresi molti negli Stati Uniti – in Italia ha scelto Brescia per il suo progetto. 

“The Global Angel Wings Project” ha una missione speciale: ricordare al mondo che tutti noi siamo angeli mandati sulla terra. Un messaggio che viene espresso dall’artista attraverso murales raffiguranti ali colorate a grandezza umana. Dimensioni e luoghi vengono scelti da Colette perché ogni persona possa interagire in modo naturale con l’opera e diventarne parte. Gli autoscatti delle persone, realizzati in tutto il mondo, hanno reso internazionale questo progetto: fotografandosi con le ali, donne, uomini, bambini e persone famose hanno contribuito a diffondere il messaggio dell’artista a livello globale.  

La prima coppia di ali era stata concepita come un episodio di street art, ma la risposta è stata naturale, immediata e spontanea, da parte di persone di ogni tipo e provenienza. Colette ha dipinto le sue ali a livello globale: anche se alcune sono commissionate e altre regalate, le ali stesse sono libere per il mondo. Non appartengono a nessuno, neanche a Colette, anche se sono di sua creazione. 

LINKurban art festival  

LINK è il festival di arte urbana che ha visto avvicendarsi dal 2016 al 2020 numerosi artisti affermati a livello internazionale all’opera su diverse aree urbane della città di Brescia. L’iniziativa, pensata ed organizzata dall’Associazione Culturale True Quality, è stata il punto di arrivo di un progetto che ha coinvolto un grande numero di realtà presenti sul territorio, con l’obiettivo di una rivitalizzazione e rilancio culturale di aree periferiche della città. 

Le prime 3 edizioni del festival si sono svolte nei pressi della stazione della metropolitana cittadina, nel quartiere suburbano di Sanpolino. Sono stati coinvolti 27 artisti nella decorazione di 26 piloni strutturali del viadotto metropolitano; l’esito di questo primo macro-intervento è una galleria d’arte a cielo aperto, completamente fruibile, lunga quasi un chilometro, un’eccellenza nel panorama artistico contemporaneo nazionale. Gli artisti coinvolti sono: Hemo, Mr. Thoms, Czar, Ofelia, Giorgio Bartocci, Vesod, Macs, Geometric Bang, Yellow Fat Crew, Len, SeaCreative, G. Loois, LABA, Nootk, Camilla Falsini, Fezzi, Mr. Wany, Frederico Draw, Contra, La Fille Bertha, Hdemia SantaGiulia, Laura Micieli, Semino Bevilacqua, Etsom, Bone, Giovanni Gandolfi, Giovanni Dallospazio, Taleggio, Vera Bugatti, 108, Saddo. 

Per la 4° edizione il festival ha subito un consistente avanzamento a livello di impatto sul territorio cittadino: esauriti i piloni di Sanpolino della zona urbana si è passati a grandi pareti di 3 quartieri, decorate da artisti. L’attenzione di LINK è rimasta incentrata sulle aree periferiche della città, i quartieri interessati sono San Bartolomeo, con gli artisti Vera Bugatti, Luogo Comune, Luca Zamoc, Ne Spoon e Joys; Violino dove sono intervenuti Vesod, 108 e Camilla Falsini; infine, Lamarmora con le opere degli artisti Saddo, Giovanni Dallospazio in collaborazione con Taleggio. 
 

MAUA A BRESCIA 

MAUA Brescia è un museo diffuso a cielo aperto, per scoprire itinerari cittadini fuori dal centro e dai circuiti ordinari dell’arte, con 28 opere di street art in realtà aumentata da esplorare in diverse zone della città.  
Arrivati sul posto, l’esperienza continua in forma digitale: inquadrata con lo smartphone, l’opera si trasforma in un lavoro di digital art, animata in realtà aumentata. 

Un progetto partecipato, che in ogni città in cui è stato realizzato è arrivato a coinvolgere centinaia di persone fra abitanti dei quartieri, studenti, street artist e creativi digitali. 

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Ultimo aggiornamento

09/07/2024, 17:19