Cercis

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Descrizione della specie arborea

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Aree tematiche
Specie arboree

Descrizione

Descrizione

 

Temi​ Descrizioni​
​Famiglia Leguminosae
​Nome scientifico Cercis siliquastrum
​Identificazione​​​ ​​Albero che eccezionalmente raggiunge i 10--12 m di altezza, piu' spesso arbusto con rami flessuosi e lisci, che si dipartono fin dalla base del fusto. Foglie arrotondate, cuoriformi alla base, piuttosto consistenti e a margine intero, di colore verde scuro superiormente, hanno la pagina inferiore glaucescenti.
​Legno Generalmente molto tortuoso.
​Ecologia Predilige le forre e le balze calcare e solatie.
​Fiori Compaiono a partire da marzo, prima della emissione delle foglie, spuntano direttamente dai rami e anche dal tronco (caulifloria); sono ermafroditi e la loro corolla ha la struttura tipica delle leguminose, formata da cinque petali, uno superiore, isolato (il vessillo), due laterali (le ali) e due inferiori, saldati parzialmente a costituire la cosiddetta carena, che racchiude dieci stami e un pistillo con stilo filiforme e arcuato. Vessillo e ali sono piu' corti della carena.
​Frutti Baccelli penduli, membranacei, prima verdi e poi bruno-rossastri, lunghi circa 10 cm. Persistono a lungo sui rami, anche dopo la caduta delle foglie; contengono 10-14 semi.
Interesse E' uno degli alberi ornamentali piu' coltivati nei parchi e nei giardini, ed e' anche impiegato per alberature stradali. Particolarmente apprezzabile allorche' la primavera fa esplodere ciuffi di fiori roseo-porporini.
Distribuzione In Italia si e' naturalizzato in alcune zone, tra cui i Colli Euganei, in prossimita' del lago di Garda, e alcune aree della Maremma e della Puglia.
​Impieghi Si usa per lavori di intarsio, tornio e stipetteria.
​Curiosità Sotto i suoi rami Giuda avrebbe dato il fatidico bacio e agli stessi rami si sarebbe poi impiccato (leggenda a cui si collega uno dei suoi nomi comuni)​. Forse tale nome deriverebbe da ''albero di Giudea'' in riferimento alla zona in cui questa specie ha uno dei suoi centri di diffusione. Gli spagnoli lo chiamano anche ''albero d'amore''.

 

Ultimo aggiornamento

02/03/2023, 12:12