Cos'è?
Domenica 19 gennaio al Cinema Nuovo Eden in via Nino Bixio 9, si chiude "AfroBrix Film Festival", festival che celebra cinema, teatro e arte promuovendo l’afrodiscendenza con attenzione mirata all'ambito europeo.
Per la giornata conclusiva sono tre le proiezioni in programma, in lingua originale sottotitolate in italiano, che, assieme alla performance, accompagnano la premiazione dei cortometraggi del festival.
Alle 14.30, nella sala 2, "Mami Wata" di C.J. ‘Fiery’ Obasi, ambientato nel villaggio nigeriano di Iyi, dove gli abitanti venerano la divinità sirena Mami Wata e si rivolgono alla guaritrice Mama Efe, intermediaria tra loro e la dea, a sua figlia Efe, Zinwe, e alla sua protetta, Prisca. Quando i bambini del villaggio cominciano a morire e scomparire, un abitante del posto, Jabi, dissemina il dubbio tra la popolazione. Inoltre un pericolo esterno minaccia l'armonia del villaggio. Due sorelle vengono investite del duplice compito di proteggere la propria gente e ripristinare la gloria della dea sirena.
A seguire verrà proiettato "DARE. To Take That First Step" di Silvia Tonelli, storia, vera di un viaggio dall'Italia al Senegal con le storie di tre ragazzi che credono in un'Italia diversa da quella attuale e hanno il coraggio di costruire una vita che sentano propria.
Alle 21 la serata di chiusura con la performance “Me Gritaron Negra” e la premiazione dei cortometraggi dell'Afrobrix Film Festival e la conclusione della rassegna affidata alla proiezione, nella sala 1, di "Dahomey" del regista Mati Diop, documentario in cui si narra dei 26 tesori reali, composto da 5000 pezzi, trafugati dalla Francia nel Regno del Dahomey durante la colonizzazione e poi esposti a Parigi.