Cos'è?
Fino a domenica 4 maggio si possono osservare visitabili, con ingresso gratuito, le mostre allestite nell'ambito delle "10 giornate della fotografia", organizzate manifestazione dedicata alla cultura fotografica organizzata dal Museo Nazionale della Fotografia e dedicata quest'anno all’autismo.
Al Caffè Sant’Agata in corsetto Sant’Agata 18 è visitabile negli orari di apertura del locale, dal lunedì al sabato dalle 7 alle 20 la mostra "Cavalli per tutti", con fotografie di Rinaldo Bellini, Giulia Bertoletti, Massimo Cirimbelli, Stefano Mani, Roberto Marchi e Riccardo Palazzani. Il Museo si occupa di parlare delle storie del nostro territorio che vedono l’aspetto sociale in primo piano Un gruppo di soci del museo si è occupando di raccontare Cavalli per tutti, realtà nata nel 2003, che ha come finalità la solidarietà a favore di persone disabili e in difficoltà e si prefigge di rendere l’attività con i cavalli un momento d’incontro, condivisione e miglioramento dello stato psicologico degli utenti che la praticano. Le fotografie saranno in vendita e il ricavato verrà interamente donato all’Associazione Cavalli per tutti.
Nella sede del Museo in contrada del Carmine 2/F sono aperte al pubblico, martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 12, sabato e domenica dalle 16 alle 19, le installazioni:
"Nello spettro" di Tiziana Selva, dedicata ai disturbi dello spettro autistico.
"Lieve" di Valeria Coli riservata alla sindrome di Down, condizione genetica caratterizzata dalla trisomia del cromosoma 21 che rappresenta la causa più comune di disabilità intellettiva.
"Farm Security Administration" vintage prints, stampe fotografiche alla gelatina argento di alcuni grandi fotografi che collaborarono, tra gli anni '30 e '40 al programma di documentazione storica e sociale della Farm Security Administration
"Desigual" di Silvano Peroni, progetto realizzato tramite fotografia istantanea (Polaroid), successivamente elaborato con la tecnica del mosaico attraverso il liftoff (distacco dell'emulsione). L'iniziativa è l'evoluzione di un lavoro svolto presso il Centro Bresciano Down a Brescia nel 2013, che ha coinvolto dodici fotografi, una scrittrice e quarantatré ragazzi e ragazze del centro, intitolato “La Settima onda”.