Descrizione
Il Comune di Brescia ha attivato un nuovo servizio all'interno dei Tempi per le famiglie, una sperimentazione con obiettivi multigenerazionali rivolto a genitori e bimbi in età 0-3 anni in spazi condivisi con un centro diurno anziani, il "Violino delle Meraviglie" con sede al Villaggio Violino, che si aggiunge ai 13 Tempi per le famiglie già attivi sul territorio cittadino, 8 accreditati del privato sociale e 5 a gestione diretta del Comune di Brescia.
I Tempi per le famiglie sono un servizio che integra quelli offerti dal Comune nella fascia 0-6 anni. Attualmente sono 230 i bambini e le bambine che sono iscritti ai Tempi per le famiglie per l'annualità 2024-2025, a fronte dei 300 posti disponibili, per un servizio che prevede l'arrivo di nuovi iscritti durante tutto il corso dell'anno.
Il servizio dei Tempi per le famiglie ha avuto, nel corso degli anni, un incremento delle frequentazioni: dai 198 del 2021-2022, ai 278 dello scorso anno.
Gli incontri sono attivi da settembre a giugno e vengono rivolti a gruppi fissi di iscritti, almeno due volte alla settimana. Ogni bimbo o bimba è accompagnato da un caregiver, spesso la madre, ma anche nonne e nonni e papà, che li accompagnano e sostano in un tempo dedicato alla relazione con bambini e altri adulti.
Nei Tempi per le famiglie, bambine e bambini hanno la possibilità di incontrare altri coetanei e di vivere esperienze che non potrebbero sperimentare altrove. Conoscere altri bambini e giocare con loro, attivarsi e osservare gli altri imparando, immergersi in esperienze sensoriali con materiali.
In questo contesto si inserisce l'esperienza di Piccoli Passi, il primo servizio con questo tipo di offerta a Brescia, nato in modo spontaneo nel centro della città la sera di Santa Lucia del 1998, per offrire un luogo di incontro, di condivisione, di crescita e di gioco dedicato ai bambini fino ai tre anni. Piccoli Passi è un punto di riferimento significativo per le mamme del centro storico, dove l'accoglienza e l'orientamento a 360° rispetto alle richieste e ai bisogni portati dalle famiglie hanno significato mettere realmente in atto un atteggiamento di inclusione e di valorizzazione delle competenze genitoriali.