Descrizione
In occasione dell'870° anniversario della morte, il Comune di Brescia promuove l'organizzazione di una rassegna, coordinata da Cieli Vibranti, dedicata alla figura di Arnaldo da Brescia, martire del libero pensiero, un progetto che coinvolge tutta la città, attraverso contributi di 24 enti, istituzioni culturali, università, istituti scolastici, associazioni e compagnie artistiche attive sul territorio.
Il cartellone propone 32 eventi che animeranno la città sino a fine anno, con mostre, spettacoli, convegni, itinerari e molte altre iniziative che valorizzano il patrimonio culturale della città e stimolano riflessioni su temi di attualità, in particolare la libertà di espressione.
Arnaldo da Brescia, (Brescia ca. 1090 – Roma 1155) fu un monaco, riformatore religioso e pensatore politico italiano, figura centrale dell'opposizione al potere temporale della Chiesa nel XII secolo. Nato a Brescia, si formò in ambito canonico e aderì al movimento riformatore ispirato da Pietro Abelardo. Arnaldo sosteneva una Chiesa povera e spirituale, contraria all'accumulo di ricchezze e all'ingerenza ecclesiastica nel potere civile. Le sue idee lo portarono a essere scomunicato più volte e costretto all'esilio. Nel 1145 si unì al movimento comunale romano che aspirava a ristabilire una repubblica ispirata all'antica Roma, in opposizione al potere papale. Arnaldo divenne il portavoce di una riforma politica e religiosa radicale, chiedendo la separazione tra Chiesa e Stato e il ritorno all'ideale evangelico. Le sue idee influenzarono profondamente il pensiero politico medievale e anticiparono alcune tematiche della Riforma protestante. Dopo anni di lotta, fu catturato per ordine dell'imperatore Federico Barbarossa e consegnato al papato. Venne giustiziato nel 1155 a Roma, e il suo corpo fu bruciato per impedirne il culto. La sua figura è stata riscoperta nei secoli successivi come simbolo di libertà di coscienza, critica al potere e riformismo religioso.
La sua figura generatrice di senso per la storia e l'identità della città di Brescia, viene riportata al centro dell'attenzione con il palinsesto di iniziative che celebra la figura del monaco medievale nella dimensione legata all'epoca in cui visse sia per la contrapposizione con il vescovo sfociò nell'accusa di eresia, sia nel segno dell'affermazione dell'autonomia del Comune rispetto all'autorità ecclesiastica. Ma l'impronta del suo pensiero viene vista in riferimento alla valenza assunta da Arnaldo nel corso del Risorgimento, quando divenne simbolo della Brescia laica e anticlericale. In quel contesto nel 1882, dopo un lungo dibattito, vide la luce il monumento di Odoardo Tabacchi, su progetto di Antonio Tagliaferri, posizionato nell'omonimo piazzale in città.