Descrizione
L'Amministrazione comunale, i delegati Rsu e i rappresentanti della Funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil e Csa hanno sottoscritto il rinnovo del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale non dirigente per il triennio 2024-2026 – Parte economica 2025 del Comune di Brescia.
Un rinnovo importante poiché il decreto legge 25/2025 del 14 marzo 2025, convertito nella legge 69 del 9 maggio 2025 recante "Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni", per la prima volta consente all'Ente di aggiungere consistenti somme proprie al Fondo per le risorse decentrate per aumentare stabilmente il premio produttività in favore dei lavoratori non dirigenti, con contratto a tempo determinato e indeterminato, attualmente circa 1670 persone.
Questa norma ha consentito al Comune di incrementare di 1 milione di euro (lordo ente), che si concretizzano in 746mila euro lordo dipendente, la parte stabile del Fondo che sostiene anche il premio di produttività, ovviamente nel rispetto degli equilibri di bilancio. Con queste nuove risorse, il Fondo, che comprende molte altre voci oltre al premio produttività (indennità, compensi per specifiche responsabilità ecc.) raggiungerà la cifra record per l'Ente di 11.735.393 euro.
Il premio produttività viene assegnato ai e alle dipendenti del Comune, come per tutti gli enti pubblici, sulla base di una valutazione della performance, in base alle modalità previste dal "Sistema di misurazione e valutazione delle performance organizzativa e individuale". E' una erogazione che può essere differenziata per ciascun Settore e per ogni lavoratore sulla base della valutazione espressa dal dirigente di riferimento. L'Amministrazione ha voluto legare le risorse aggiuntive alla parte di Fondo che sostiene la produttività per incentivare il miglioramento delle performance dei propri dipendenti.
Per legge, le risorse decentrate sono composte in parte da "risorse stabili", aventi carattere di stabilità e continuità, e in parte da "risorse variabili", quantificate annualmente, aventi caratteristiche di eventualità e variabilità. Aggiungere risorse economiche nella parte stabile del Fondo consente di consolidare tale cifra anche per i prossimi anni, in modo che entri a far parte del bilancio dell'Ente e non debba essere rinegoziata.
Nel contratto sottoscritto, Comune, Rsu e rappresentanze sindacali hanno espresso anche la volontà congiunta di valorizzare la formazione dei dipendenti come strumento fondamentale per l'adeguamento ai processi di innovazione organizzativa e digitale. Inoltre, a decorrere dal 2026, le parti hanno convenuto di appostare sul Fondo accessorio un importo, ancora da definire e a condizione che le risorse di bilancio lo consentano, da dedicare al welfare integrativo.