Polo del riuso

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Brescia modello di sostenibilità ambientale e sociale

Data:

28 luglio 2025

Tempo di lettura:

5 min

Polo del riuso
Polo del riuso

Descrizione

Sono molteplici le iniziative che l'Assessorato all'Ambiente del Comune di Brescia ha avviato con l'obbiettivo di ridurre la produzione dei rifiuti in città.

La prima attività sperimentale introdotta lo scorso anno è stato il progetto "Gira e Rigira" con l'associazione Perlar ODV che prevede la presenza il sabato al Centro di Raccolta di via Gatti per raccogliere i beni che vengono donati dai fruitori del Cdr. Dopo un anno di attività, il bilancio è positivo. Sono stati intercettati circa 200 oggetti ogni mese, a cui si aggiungono 800 capi di vestiario e di accessori, sempre per ogni mese. Mediamente sono stati ricevuti 25 donatori ogni sabato, e fra questi circa 20 ormai conoscono il progetto e donano spontaneamente. In questo modo l'associazione ha potuto dare una seconda vita a circa 180 oggetti a settimana nella propria sede, all'interno della quale, ogni giorno, vengono raccolti altri 400 kg di beni donati. È stata predisposta una vetrina sul sito internet del Comune con la collaborazione del Settore Transizione digitale dove la cittadinanza potrà vedere ciò che è disponibile nella sede dell'associazione con l'obiettivo di coinvolgere anche altri operatori che aderiranno alle prossime iniziative.

Il prossimo passo sarà la creazione del "Polo del Riuso", progetto ideato in partnership con Confcooperative Brescia, a cui hanno partecipato direttamente in questa prima fase l'associazione di volontariato Perlar ODV e la cooperativa Cauto.
Il progetto prevede la nascita di uno spazio fisico riconoscibile, aperto a cittadini, enti del terzo settore e aziende, in grado di coniugare sostenibilità ambientale e sociale. Sarà pensato per intercettare e valorizzare tutto ciò che potrà essere recuperato prima di diventare rifiuto, promuovendo la cultura del "non spreco", ma anche ciò che è già divenuto scarto e può tornare a essere bene tramite un trattamento tecnico specifico. Tutte le attività saranno strumento di inclusione sociale attraverso la realizzazione di laboratori protetti e di percorsi di inserimento lavorativo per persone fragili o svantaggiate.

All'interno del "Polo del Riuso", chiunque potrà conferire beni ancora utilizzabili – abiti, mobili e oggetti – che verranno accolti e valutati dagli operatori presenti. I beni saranno sottoposti a una prima selezione e, se necessario, a semplici interventi di pulizia, sistemazione o riparazione, grazie a un'area apposita di preparazione. Tutto ciò che risulterà idoneo sarà reso disponibile, in uno spazio dedicato, secondo un meccanismo di reciprocità e scambio. In questo modo, ogni oggetto recuperato e rimesso in circolo diventerà occasione di incontro, collaborazione e solidarietà, all'interno di una rete in cui ognuno potrà contribuire secondo le proprie possibilità e, al tempo stesso, trovare risposte ai propri bisogni. I beni che invece non potranno essere recuperati seguiranno il corretto percorso di smaltimento, garantendo massima attenzione all'ambiente.

Oltre alla gestione dei beni, il polo si configurerà anche come luogo di formazione, educazione ambientale e aggregazione. Verranno organizzate attività informative, laboratori per le scuole, eventi pubblici e momenti di confronto tra enti e realtà sociali, facendo di questo spazio un punto di riferimento per il territorio. Un sistema digitale trasparente permetterà di tracciare ogni bene e di misurare concretamente l'impatto ambientale e sociale prodotto.

La visione condivisa si traduce in una partnership tra amministrazione comunale, cooperazione sociale, associazionismo e attori territoriali con l'obiettivo di creare un modello solido e replicabile di prevenzione dei rifiuti e riutilizzo, valorizzando le esperienze già attive ma rendendole parte di un'unica strategia cittadina, potenziando la rete territoriale. La collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti renderà possibile l'attivazione di meccanismi virtuosi di economia circolare e inclusione, generando nuove opportunità lavorative e di volontariato e contribuendo a una cultura diffusa della sostenibilità.

I pilastri fondanti del progetto sono:

  • Approccio sistemico e integrato: inserire le esperienze oggi attive all'interno di una visione organica e strutturata, potenziandone le intersezioni nonché l'impatto economico, ambientale e sociale;
  • Raccolta e preparazione al riutilizzo: potenziamento delle azioni di prevenzione, riutilizzo, intercettazione di beni tramite la raccolta ingombranti e i centri di raccolta comunali;
  • Focus sul tessile: rafforzamento della filiera locale per il recupero degli abiti usati, in linea con la normativa nazionale e le direttive europee;
  • Inclusione sociale e lavorativa: il progetto integra percorsi di inserimento lavorativo e volontariato per persone fragili, segnalate dai servizi sociali, puntando a generare nuove opportunità di lavoro e coesione territoriale;
  • Educazione e sensibilizzazione: azioni mirate nelle scuole e nella cittadinanza per promuovere i valori della sostenibilità e dell'economia circolare;
  • Tracciabilità e trasparenza: ogni bene recuperato sarà monitorato tramite un sistema digitale, per assicurare rendicontazione, analisi dei dati e trasparenza verso la collettività.

Il progetto rappresenta un'evoluzione strategica di esperienze consolidate e di servizi innovativi, con l'obiettivo di costruire una vera e propria cultura condivisa del riuso, uscendo dalla frammentazione territoriale. L'ampliamento della rete, l'integrazione di nuovi partner, servizi e touch-point sono elementi essenziali di una governance che mira a mettere a sistema tutte le energie, le competenze e le migliori pratiche sviluppate negli anni nella filiera dell'economia circolare.

La prima fase del progetto prevede la realizzazione all'interno del centro di Raccolta di Via Pertusati – pronta entro dicembre - la prima struttura per il "Centro del riutilizzo Città di Brescia" che è stato candidato dal Comune al bando RI.CIRCO.LO. di Regione Lombardia, e ha ottenuto il maggior punteggio tra tutti quelli presentati, consentendo all'Amministrazione di beneficiare di un contributo di 300.000 euro, a fronte ti una spesa complessiva prevista di 400.000 euro.
Al fine di assicurare il servizio in tutto in territorio vengono previste in questa prima fase altre tre postazioni, un'altra fissa in via Giotto e due mobili in via Gatti e in via Codignole, un punto di esposizione fisico, una vetrina virtuale ed un software di gestione.

La seconda fase, in continuità con il progetto presentato e condiviso, prevede l'individuazione di una struttura che potrà rispondere a tutte le esigenze sopra esposte, in modo da avere un polo unico centrale dove poter realizzare le attività descritte.

Il compito dell'Amministrazione è finalizzato a sostenere attraverso la fattibilità tecnica e amministrativa quanto predisposto, attivando tutte le iniziative possibili per la sua realizzazione ad integrazione e completamento di quanto già avviato.

Ultimo aggiornamento

28/07/2025, 12:12