Descrizione
In conseguenza della delibera di Giunta Regionale del 10 luglio scorso, con cui si prevede per il trasporto pubblico locale urbano di Brescia un incremento del 7,692% a cui si aggiungono gli adeguamenti tariffari 2021 e 2022, pari al 6,37%, mai applicati dal Comune di Brescia che ha coperto i maggiori costi con fondi propri, l'amministrazione della città avrebbe dovuto compensare una cifra di 2,5 milioni di euro, e si è trovato davanti la difficile scelta tra tagliare il servizio o aumentare le tariffe.
È stata scelta a seconda ipotesi, ritenendo fondamentale mantenere alti gli standard del trasporto pubblico locale e stabilendo che l’incremento complessivo previsto non incida nella stessa misura sui biglietti e sugli abbonamenti, che in proporzione cresceranno di più i primi e di meno i secondi, per agevolare famiglie, studenti, e tutti coloro che utilizzano principalmente i mezzi pubblici per muoversi in città. Gli abbonamenti per gli over 60 anni non subiranno rincari e, dopo gli aumenti di settembre, le tariffe resteranno invariate fino alla fine del mandato amministrativo nel 2028.
Per nove anni il Comune di Brescia non ha aumentato le tariffe del trasporto pubblico locale urbano, coprendo con fondi propri - 6,8 milioni di euro - gli adeguamenti deliberati dalla Regione, ente competente in materia a decidere se e quanto i biglietti devono aumentare.
Dal primo settembre 2023 i biglietti (Z1 e Z1+2) costeranno 30 centesimi in più; i tesserini 10 corse, 12 corse special e i settimanali 2 euro in più; gli abbonamenti mensili 4 euro in più; gli abbonamenti annuali tra 10 e 18 euro in più. L’incremento medio effettivo sarà pertanto del 14%, che si tradurrà in un rincaro del 20% per i biglietti, di poco meno del 12% per gli abbonamenti mensili e intorno al 5% per gli abbonamenti annuali.